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Batteria Acer AS10B31

Posted by yolafeature yolafeature on Friday, October 10, 2014

“Oggi i responsabili dei data center si trovano a dover gestire l’It e le facility con una serie di strumenti ‘a silos’, che non comunicano fra loro e che ostacolano il percorso verso la semplificazione delle operazioni, l’efficienza e la riduzione dei costi”, ha commentato Soeren Jensen, vice presidente della divisione Enterprise management e software di Schneider Electric. “Con questa collaborazione con HP vogliamo offrire un approccio olistico alla gestione degli asset e dei processi di business oltre che dei carichi di lavoro It, colmando il divario fra It e facilitiy, e dare ai fornitori di servizi It la visibilità sui dati e la comprensione di cui hanno bisogno per gestire la propria infrastruttura a un livello ottimale”.“L’utilizzo non integrato di piattaforme Dcim e Itsm indipendenti le une dalle altre non solo è costoso e richiede tempo, ma può rendere difficile per gli operatori di data center gestire l’It e le funzioni degli impianti in modo regolare ed efficiente”, ha aggiunto Rick Einhorn, vice presidente della divisione Worldwide data center consulting di HP.

Sarà, per Microsoft, una prova del nove? Dalle parole dell’amministratore delegato Satya Nadella emerge il desiderio dell’azienda di affermarsi anche come produttore di hardware, ma non certo a qualsiasi costo: “Svilupperemo nuove categorie come abbiamo fatto con il Surface”, ha annunciato il Ceo, “ma non siamo nel mercato hardware per amore dell’hardware. Il portafoglio dei dispositivi sarà allineato alla nostra strategia, in quanto azienda di piattaforme e produttività”.Le aziende italiane alla ricerca di soluzioni per la difesa e la sicurezza del proprio ambiente It da oggi possono rivolgersi ad Aries, storico distributore a valore aggiunto per il mercato dell’Ict per le imprese, con una ulteriore motivazione: Gfi Software lo ha scelto per potare i suoi prodotti alle Pmi e ai professionisti nostrani. La società italiana e la multinazionale americana hanno appena stretto un accordo di distribuzione per favorire l’adozione dei servizi di Gfi Software, servizi che vanno dalla protezione della rete e del web a quella della posta elettronica, dal monitoraggio completo dell’infrastruttura It alla gestione del registro eventi.

“Siamo presenti sul mercato Ict dal 1997”, ha commentato il Ceo di Aries, Simone Marcomini, “e ci rivolgiamo principalmente al mercato corporate. Siamo attivi su tutto il territorio nazionale ed il nostro focus si rivolge alla distribuzione b2b di soluzioni software e hardware in ambito sicurezza e infrastruttura. La nostra attività è rivolta a consolidare, mantenere e sviluppare le soluzioni in portafoglio, senza tralasciare lo scouting verso nuovi brand e tecnologie”.A tre anni dall’apertura degli uffici di Milano, LinkedIn conta oggi 7 milioni di professionisti italiani iscritti, mentre complessivamente il numero degli utenti nel mondo ha superato i 313 milioni, con un incremento del 32% rispetto a un anno fa. “Fra i nostri mercati principali, la Cina è oggi quello che cresce più rapidamente in termini di nuove iscrizioni”, ha commentato l’amministratore delegato, Jeff Weiner.Twitter non rallenta la sua corsa alle acquisizioni: l’ultimo acquisto del social network si chiama Mitro ed è una startup newyorkese, fondata da ex ingegneri di Google e titolare di una tecnologia di sicurezza delle password che permette a più utenti di controllare o di condividere le parole chiave su più dispositivi e con accesso ubiquo. Nata nel 2012, la giovane azienda ha raccolto 1,2 milioni di dollari da Google Ventures e Matrix Partners.

Ora, dopo l’ingresso nel social network, continuerà a esistere ma trasformata in progetto open-source, autosufficiente dal punto di vista della sostenibilità economica. Il team di dipendenti della neo-acquisita andrà a lavorare nell’ufficio di New York di Twitter.Il desiderio di cancellare le proprie tracce online divora i francesi, e dopo di loro i tedeschi, i britannici e a seguire, a una certa distanza, gli spagnoli e gli italiani. A svelarlo è Google, pubblicando alcuni numeri che descrivono lo stato delle richieste di rimozione dal motore di ricerca arrivate dagli utenti europei negli ultimi mesi. Cioè da quando, nel mese di maggio, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito il “diritto all’oblio” su Internet, addossando ai motori di ricerca la responsabilità di rimuovere dai risultati le pagine che riportano dati personali di utenti desiderosi di “scomparire”.

Qualora l’operatore del Web non lo assecondi, il cittadino può rivolgersi ad altre autorità competenti (organismi di supervisione o tribunali), che possono dunque obbligare Google & Co. alla rimozione dei risultati di ricerca incriminati, nel caso questi siano valutati come irrilevanti, eccessivi o inadeguati.Toa Technologies fornisce via cloud, come Software-as-a-Service, soluzioni che permettono di monitorare in tempo reale le richieste di assistenza sul campo provenienti da call center, di organizzare i servizi di spedizione, di usare sofisticati analytics per tenere sotto controllo le scorte di magazzino, e altre operazioni ancora.

Nel complesso, lo scopo è quello di offrire ai clienti un servizio di assistenza operativo più efficiente, costi di fornitura del servizio sul campo più bassi e una customer experience migliore. Le soluzioni di Toa ogni anno gestiscono oltre 120 milioni di eventi riguardanti i sevizi di assistenza, in oltre 20 nazioni e per aziende di livello globale in molti settori, tra cui DISH Network, E.ON, Home Depot, Ricoh, Telefonica, Virgin Media e Vodafone.Nel concreto, l’integrazione della suite StruxureWare for Data Center di Schneider Electric con Ucmdb di HP abilita la comunicazione di dati e le attività di riconciliazione tra le piattaforme Dcim e Itsm. Oltre alla gestione olistica e integrata di servizi It e infrastruttura fisica dei centri dati, questo permette di avere maggiore visibilità sulle prestazioni e sul ciclo di vita degli asset (sulla base di garanzia, leasing o altri parametri di proprietà) su tutte le piattaforme di gestione It di HP. La funzionalità inter-piattaforma di segnalazione delle modifiche degli eventi e degli asset può anche generare avvisi su potenziali conflitti di asset, come in caso di limitazioni nell’utilizzo dell’infrastruttura o di violazioni delle policy di servizio.

A metà luglio Big G aveva già ricevuto oltre 91mila richieste, riguardanti oltre 328mila link dei quali una cinquantina relativi a pagine di Wikipedia. Nonostante Google non sia il “mandante” delle cancellazioni, ma anzi agisca solo nel rispetto di una regola impostagli, la fondazione Wikimedia è polemica nei confronti della società di Mountain View: “Non sappiamo chi abbia richiesto le singole rimozioni”, si legge su un blogpost dedicato all’argomento. “Non si dovrebbe dare per scontato che sia il soggetto citato nell’articolo ad aver fatto richiesta, perché altri potrebbero avere l’opportunità di chiedere questa rimozione”.

Il blogpost specifica anche di non essere a conoscenza di eventuali attività portate avanti da altri motori di ricerca. “Potrebbe accadere che non ci forniscano un’adeguata segnalazione, per cui apprezziamo le compagnie che condividono il nostro stesso impegno verso la libertà di espressione e la trasparenza. L’obbligo di censura è inaccettabile, ma l’obbligo di censura non accompagnato da un preavviso è imperdonabile”. In sostanza, i motori di ricerca sono obbligati ad assecondare le richieste (se lecite), ma non ad avvisare i siti proprietari dei link interessati.Amd batte ogni precedente record in fatto di elaborazione grafica: la sua nuova Gpu per server Amd FirePro S9150, appena presentata e la cui disponibilità è prevista nel corso del terzo trimestre, è la prima in grado di superarare la barriera dei 2 TFlops in precisione doppia. Questo modello, chiaramente pensato per sostenere le attività dell’High Performance Computing, arriva infatti a una potenza di 5,07 TFlops in precisione singola e di 2,53 TFlops in precisione doppia (un valore che corrisponde alla metà di quello registrato in precisione singola).

“Chi fa la nostra professione non ha mai avuto un ruolo così importante”, ha proseguito, davanti alla platea della conferenza. “Attraversiamo un momento storico in cui chi fa il nostro lavoro ha la capacità di decidere se Internet debba diventare il fulcro della democratizzazione e della libertà di espressione, come abbiamo sempre pensato che dovesse essere, oppure se diventerà uno strumento di opprezzione, censura e controllo al servizio dei goversni, siano essi democratici o no”.Pensare soltanto ai pericoli più sofisticati può farci distrarre troppo da quelli più a basso profilo. L’ultimo studio di Cisco, il Midyear Security Report , segnala un problema che aggrava il generale scenario di crescita del cybercrimine: molti attacchi rivolti ad applicazioni e infrastrutture legacy di basso profilo agiscono indisturbati mentre i team di sicurezza delle aziende si concentrano sulla lotta alle minacce che fanno notizia, come Hearthbleed. Gli anelli deboli, in ogni caso, in un panorama delle minacce sempre più dinamico sono tanti e di tipo sia tecnologico sia “umano”: si va dai software obsoleti e costellati di vulnerabilità al calo di prezzi dei kit per fabbibracare exploit, fino agli errori degli utenti e – appunto – alle strategie sbagliate dei team di sicurezza aziendali.

“Molte aziende stanno pensando al futuro dei loro modelli di business considerando la connessione pervasiva promessa dall’Internet of Things”, ha commentato John N. Stewart, senior vice president, chief security officer della divisione Threat Response Intelligence and Development di Cisco. “Per avere successo in questo ambiente in rapida crescita, il management deve comprendere, in termini di business, i rischi informatici associati alla crescente dipendenza della rete. L’analisi e la comprensione degli anelli deboli nella sicurezza risiede in gran parte nella capacità delle singole organizzazioni, e del mercato, di creare consapevolezza circa i rischi informatici – e far sì che la sicurezza informatica sia una priorità per il business. Per contrastare la criminalità informatica – prima, durante e dopo un attacco – le aziende devono affrontare numerosi vettori di attacco con soluzioni di sicurezza che agiscono in qualsiasi punto ci sia la possibilità che si manifesti una minaccia”. “Nell’era post-Snowden c’è una corrente di nichilismo che ci impedisce di focalizzaci sulla vera realtà. Come industria abbiamo fallito. Abbiamo fallito dalla missione di proteggere gli utenti”, ha dichiarato Stamos.

Lo studio ha esaminato nel dettaglio 16 grandi multinazionali, che a partire dal 2013 hanno maneggiato un patrimonio complessivo di oltre 4mila miliardi di dollari con fatturati di oltre 300 miliardi di dollari. E da quest’analisi sono risultati tre aspetti particolarmente importanti. Il primo è il rischio legato agli attacchi cosiddetti “man-in-the-browser”, basati su codici dannosi impiantati dall’hacker nel computer della vittima e che agiscono poi all’interno del browser: circa il 94% delle reti dei clienti osservate nel 2014 hanno generato traffico verso siti Web contenenti malware.

A differenziare questi due notebook è infatti il processore, un Intel Core di quarta generazione nel caso dell’ EX2510 e Intel Pentium o Celerum nel caso dell’EX2509. Invariate, invece, sia la dimensione dello schermo da 15 pollici, sia la dotazione software, basata su Windows 8.1 e sui relativi strumenti di produttività. Per quanto riguarda la possibilità di un utilizzo mobile, nonostante le dimensioni del display questi Extensa contengono il peso entro i 2,5 chili e presentano un design sottile, oltre a promettere sette ore di autonomia e dunque un funzionamento continuativo per quasi un’intera giornata di lavoro.

Per questa serie, inoltre, Acer ha sviluppato alcune soluzioni mirate a migliorare l’efficienza e la produttività, come per esempio un touchpad particolarmente preciso e che promette una riduzione fino al 94% dei clic non intenzionati o degli errori nei gesti di scorrimento, tocco, eccetera. La tastiera dal canto suo propone tasti a isola ben distanziati fra loro e tastierino numerico completo, e promette una digitazione piacevole ed estremamente silenziosa. Il design della tastiera, inoltre, migliora il feedback tattile e riduce al minimo gli errori di digitazione.Per quanto riguarda gli aspetti multimediali, anche in questo caso Acer ha curato alcuni dettagli che agevolano le conversazioni via VoIP e le videochat. I due altoparlanti sono realizzati con materiali compositi di alta qualità, mentre il microfono digitale incorporato si basa su una tecnologia (Mems, Micro Electro Mechanical Systems) che lo protegge da danneggiamenti e gli permette di rimanere 5 dB più sensibile rispetto alla maggior parte dei microfoni sul mercato.


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