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Batteria Acer Aspire One D250

Posted by yolafeature yolafeature on Thursday, January 29, 2015

Per gli amanti della qualità audio, infine, lo Zenbook si presenta con a bordo la tecnologia SonicMaster sviluppata in collaborazione con Bang & Olufsen ICEpower. In Italia arriverà nei negozi a partire da fine novembre con un prezzo di listino al pubblico che partirà da 1.299 euro. Un tablet per i professionisti: così Asus battezza l’arrivo sul mercato italiano dell’Eee Slate B121, computer mobile dotato di schermo multi-touch di tipo capacitivo touch, con diagonale da 12,1 pollici e vetro Corning Gorilla, che mette sul piatto l’accoppiata Windows 7 (in edizione Professional) e processori Intel Core i5 (a 1.3 GHz).
Delle tante varianti sul tema, questo nuovo rivale dell’iPad di Apple si presenta con l’etichetta di prodotto rivolto alle aziende e al mondo business in genere con un occhio di riguardo alle applicazioni verticali “business oriented” già esistenti in ambiente Windows quali Autodesk Autocad e Adobe Photoshop Elements. La produttività prima di tutto, vedi in tal senso la presenza del sistema operativo di Microsoft in versione notebook o desktop, ma senza rinunciare ad attributi per l’intrattenimento e il social networking: questa è un po’ la filosofia spiccia dello Slate della casa taiwanese.

Per favorire l’uso del dispositivo, Asus ha pensato a una stilo (a tecnologia Wacom) che permette di interagire con le varie applicazioni (fra queste il produttore cita la firma elettronica) in modo estremamente rapido nonchè sicuro grazie al chip Tpm (Trusted Platform Module) integrato. La presenza di un sistema avanzato “penna e inchiostro” (che fa pendant con una tastiera Bluetooth fornita a corredo) consente di gestire le note scritte a mano in diverse modalità, o memorizzate così come sono o convertite rapidamente in testo modificabile.

Le altre peculiarità dello Slate B121 riguardano infine l’unità Ssd da 64 GByte, la presenza dei moduli Wi-Fi 802.11n e Bluetooth 3.0 e delle porte Usb 2.0 (doppia) e Hdmi e una batteria a quattro celle ai polimeri di litio che garantisce fino a 4,5 ore di autonomia (forse poche, visto la natura professionale del prodotto). Il prezzo al pubblico: si parte da 1.199 euro. Due volte il costo dell’iPad, ma questo – dicono da Asus – è un vero computer touch per il business. Il CEO di Intel Paul Otellini ha annunciato all'IDF la collaborazione con Google per lo sviluppo di una piattaforma Android per la famiglia di processori Atom e ha spiegato perché gli Ultrabook a basso consumo sono un'innovazione tecnologica. Inoltre, l'amministratore delegato di Intel ha svelato che il chip Haswell, che arriverà nel 2013, in stato di inattività avrà un consumo di 20 volte inferiore rispetto a quello dei prodotti attuali grazie alle evoluzioni della tecnologia del silicio e alla progettazione delle piattaforme.

Gli Ultrabook sono ormai alle porte e Lenovo sarà fra i produttori che metteranno in commercio un prodotto conforme al progetto di Intel. Rory Read, COO di Lenovo, ha confermato che l'azienda intende "investire in innovazione per essere un leader in quello spazio e guidare la domanda. Senza dubbio", e ha promesso che "nei prossimi trimestri gli Ultrabook raggiungeranno prezzi di fascia media, con soluzioni che solo 18 mesi fa erano tipiche dei segmenti Premium". Read ha definito il passaggio agli Ultrabook (Intel punta 300 milioni di dollari sugli ultrabook) e la diminuzione dei prezzi come "una naturale evoluzione del notebook".

Il messaggio di Lenovo va controcorrente rispetto agli altri produttori attualmente coinvolti nel progetto Ultrabook, che più volte hanno lamentato l'impossibilità di abbassare i costi sotto ai mille dollari. Le batterie ai polimeri di litio, per esempio, sono un componente chiave della visione di Intel, perché consente uno spessore ultrasottile della base e un'autonomia prolungata, però hanno costi più alti rispetto a quelle agli ioni di litio. La classifica dei produttori di computer relativa all'Europa potrebbe presto subire una rivoluzione epocale: HP, in continua crescita, sembra avere definitivamente sorpassato Acer nelle vendite di notebook in Europa occidentale, incrementando le sue quote di mercato dal 20,3 percento del primo trimestre 2011 al 24 percento del secondo trimestre.

Se la crescita di HP e il sorpasso ai danni di Acer non è un dato eclatante, si rimane di stucco davanti a un altro dato: anche Asus avrebbe superato Acer, in Europa orientale, grazie a una crescita del 5,5 percento, ma soprattutto per merito di una vera propria débâcle di Acer, che in alcune regioni del Vecchio Continente (in Europa dell'est per la precisione) avrebbe perso addirittura il 47 percento nel secondo trimestre, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Decisione analoga è quella di Asus, che ha a listino 50 modelli differenti fra notebook e netbook e nel 2012 intende ridurre la gamma di Eee PC a non più di 10 modelli. In entrambi i casi emerge il focus per gli ultrabook, che sono ormai stati identificati come il biglietto di sola andata per guadagni facili.Nel 2012 Asus intende vendere 23,8 milioni di computer fra desktop e notebook e almeno 6 milioni di tablet, superando Samsung nella lotta diretta contro Apple. Il produttore asiatico intende inoltre proseguire con la scalata della classifica mondiale di produttori di computer e punta alla terza posizione in classifica, quella di Dell secondo i dati più aggiornati.I dati sono stati pubblicati dal Digitimes e riflettono lo stato di salute di un'azienda che non si è fatta intimorire dalla crisi economica e che nel 2011 è andata contro corrente continuando a incrementare il market share e macinando soldi a palate.

Questi dati sono stati pubblicati dal quotidiano in lingua cinese Commercial Times, che cita come fonte IDC e che in genere è affidabile sulle statistiche relative ai produttori taiwanesi. Purtroppo il Commercial Times non riporta un valore complessivo relativo a tutto il Continente europeo.In ogni caso, se confermato il dato relativo ad Acer sarebbe una pessima notizia, dato che l'Europa dell'Est è uno dei mercati emergenti sui quali puntano quasi tutti i produttori di tecnologia. Fino a poco tempo fa in questa regione si registravano crescite e tre cifre e Acer era stata fra i primi a intuire le potenzialità di crescita investendo nei Paesi che la compongono.Non migliora la tendenza al ribasso del mercato pc, almeno in Europa occidentale. Lo dicono i risultati relativi al terzo trimestre resi noti oggi da Gartner, secondo cui le vendite si sono assestate a 14,8 milioni di unità, con un calo dell’11,4% rispetto allo stesso periodo del 2010.

Nella dote tecnica del modello UX31E spiccano in tal senso, oltre a Windows 7 in edizione Professional a 64bit, il processore Intel Core i7 e i5 di seconda generazione (ottimizzati per l’utilizzo in mobilità), l’unità Ssd Sata da 3GB/s, il modulo Bluetooth V4.0 e le porte Usb 3.0 che integra la tecnologia Usb Charger. Fra i plus dichiarati ci sono quindi la funzione instant-on, che consente di interrompere una sessione di lavoro e ripristinarla in soli due secondi, l’estensione della durata della batteria in standby, portata a due settimane e il salvataggio automatico dei file aperti quando l’autonomia di lavoro scende al di sotto del 5%.

Asus ha giocato bene le sue carte, e la strategia ben bilanciata fra i netbook in calo, i tablet in crescita e i notebook dall'andamento altalenante ha dato frutti positivi. L'azienda taiwanese ha chiuso il secondo trimestre del 2011 con un utile netto in crescita dell'8 per percento, superando le previsioni degli analisti, e prevede di incrementare ulteriormente le vendite nel terzo trimestre.L'utile netto consolidato di Asus è stato di 124 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 110 milioni di dollari dello stesso periodo dello scorso anno. Asus ha dichiarato che l'utile netto consolidato di questo trimestre è salito dell'8,4 per cento rispetto a un anno fa, mentre nel primo trimestre era sceso del 15 per cento.A guidare la crescita nel mercato stagnante di questo periodo sono state in primis le consegne dei notebook, che sono state pari a 3,6 milioni di unità, in aumento rispetto ai 3,1 milioni del trimestre precedente. Le spedizioni dei netbook sono invece calate da 1,1 milioni a 1 milione. In compenso, le consegne dei tablet sono quasi raddoppiate, arrivando a 800mila unità.

Asus ha dimostrato con questo risultato di avere trovato la chiave di lettura per questo momento difficile di mercato e dovrebbe essere da esempio a molti, soprattutto ad Acer, che sta invece dando una lezione di cosa non si debba fare (Acer in crisi: ricavi giù del 32% e bilancio in rosso). A premiare Asus, infatti, è stata una chiara strategia a lungo termine attentamente studiata a tavolino, perseguita con costanza e pazienza, senza colpi di testa o cambi di direzione dell'ultimo momento.

Il design non è dissimile da quello degli altri modelli oggi in commercio: 18 millimetri di spessore e 1,3 chilogrammi di peso. La parte inferiore della base è rivestita con un materiale gommato che facilita la presa. Il prezzo basso è dovuto alla scelta di usarefiniture in plastica, al posto di quelle in metallo scelte da Asus per l'UX31, che però fanno lievitare il prezzo. Il rivestimento esterno in metallo spazzolato conferisce comunque robustezza al prodotto ed è da segnalare la presenza di un touchpad Imagepad con supporto avanzato multigesture.Al momento non abbiamo notizie riguardo alla disponibilità in Italia e al prezzo in euro, negli Stati Uniti il Folio 13 sarà in vendita a partire dal 7 dicembre e il prezzo di listino è di 300 euro inferiore rispetto a quello del MacBook Air. I modelli di Asus e Lenovo di pari configurazione hanno attualmente prezzi di circa 1.100 dollari, per questo la proposta di HP sembra particolarmente appetibile.

L'ex presidente e amministratore delegato di Acer, Gianfranco Lanci, potrebbe avere preso accordi con Samsung per aiutare l'azienda coreana ad espandere il proprio business dei notebook in Europa. Secondo quanto pubblicato dal quotidiano taiwanese Digitimes, l'illustre manager italiano potrebbe iniziare la sua collaborazione con Samsung già a partire dal mese di agosto.Nel momento in cui Lanci ha rassegnato le dimissioni dall'azienda taiwanese (Acer è senza il numero uno: si è dimesso Lanci) era chiaro che non sarebbe stato disoccupato a lungo. Lanci è stato presidente di Acer dal 2005 e CEO dal 2008, ed è uno dei manager italiani più invidiati al mondo, perché nel suo periodo di reggenza ha trasformato l'azienda in un gigante dell'IT, portandola al secondo posto fra i produttori mondiali di PC con il 14,2 percento di quote di mercato, e al secondo posto anche come produttore di notebook, con un market share del 21 percento (dati Gartner).


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