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Batteria Asus K52F batteria-portatile.com

Posted by yolafeature yolafeature on Saturday, January 31, 2015

Il problema per il gigante di Redmond è indirettamente anche un altro, e vittima di tale tendenza sono anche Intel e tutti quei produttori – Acer e Dell in testa – che nei tablet sono o partite in ritardo o con prodotti destinati a una nicchia (lo Slate 500 per le aziende di Hp per esempio) o ancora incapaci di fare breccia nelle preferenze degli utenti. La questione è nota e rimanda a un termine molto eloquente: cannibalizzazione. Le vendite di notebook per quest’anno e il prossimo sono in frenata e la causa del rallentamento di domanda, soprattutto in ambito consumer, sono iPad e compagnia.

La scommessa da vincere per chi rincorre Apple, e il discorso riguarda come detto il gotha dell’industria dei personal computer, è quella di far digerire al mercato le funzionalità di Windows rispetto a quelle di iOs e Android, le prestazioni e l’efficienza dei chip Atom rispetto alle doti dei processori a tecnologia Arm e più in generale la bontà dei vari Iconia (Acer), Eee Pad (Asus), Xoom (Motorola), PlayBook (Rim) rispetto all’ecosistema (e all’esperienza d’uso) dell’iPad.

Forbice ai listini, la scelta vincente?
Per vincere la scommessa di battere la casa di Cupertino in un mercato creato ad arte da Steve Jobs basterà fare leva sul fattore prezzo. Il Samsung Galaxy Tab da sette pollici lanciato lo scorso ottobre ora si può comprare negli Usa con 199,99 dollari e due anni di contratto con Sprint Nextel e questa è la formula che fa più gola agli operatori mobili. Quanto sia appetibile per gli utenti questo approccio – in considerazione del fatto che l’iPad è disponibile in più versioni (solo Wi-Fi o anche 3G) e un range di prezzo molto ampio - lo si vedrà prossimamente. Per i vendor, almeno in apparenza, non sembra però questa la strada per abbinare ai volumi di vendita gli indispensabili margini di profitto

È parecchio piaciuto – a detta dei vertici di Asus Italia - ai carrier mobili già a Barcellona, quando fu presentato per la prima volta in Europa ed è stato molto apprezzato anche dai principali attori della catena commerciale retail, grandi distributori (per le aziende) compresi. L’Eee Pad Transformer TF101, in effetti, non è un classico tablet e non è neppure un convenzionale netbobok: è entrambe le cose. O meglio. Per chi vuole un pc a tavoletta con Android HoneyComb nel motore e schermo multi touch con angolo di visualizzazione di 178 gradi da 10,1 pollici, la new entry di Asus rappresenta una valida alternativa al “solito” iPad e soprattutto al Galaxy Tab di Samsung.

L'Eee Pad Transformer con tastiera arriva in Italia da fine aprile con un prezzo al pubblico di 499 euro Chi invece, come molti professionisti per esempio, con il tablet ci deve lavorare come se avesse fra le mani un portatile ecco (come opzione) la pratica “tastiera docking” - con layout “ad isola” dei tasti e touchpad multi-touch - che si aggancia con un semplice gesto allo schermo ed ecco che l’Eee Pad si trasforma in pochi istanti in un comodo mini notebook con doppia batteria (che regala fino a 16 ore consecutive di utilizzo), doppia porta Usb e slot per memory card.Le peculiarità multimediali sono al top e in linea con la concorrenza - videocamera da 5.0 megapixel collocata sul retro dello chassis, porta HDMI, webcam da 1.2 megapixel integrata frontalmente nella cornice del display per le videochat o le video telefonate – e anche gli attributi di sostanza, vedi il processore dual-core Nvidia Tegra 2 e il già citato sistema operativo Android 3.0, sono sicuramente all’altezza della situazione.

Rimane quindi il parametro del prezzo. E qui l’Eee Pad gioca un jolly importante: la versione base costa 399 al pubblico, quella con tastiera docking 499 e quella con connettività 3G integrata (che arriverà rossimamente) fra i 549 e i 599 euro. “I tablet pc di Acer raggiungeranno e supereranno nelle vendite l’iPad di Apple entro due o al massimo tre anni. Acer vincerà contro Apple grazie a migliori canali di distribuzione e di vendita”. Parole che Gianfranco Lanci pronunciava lo scorso novembre, nel corso dell'ultima Global Press Conference della casa taiwanese, tenutasi a New York.

Quattro mesi circa dopo, l’improvviso e clamoroso annuncio delle dimissioni del manager italiano dal ruolo di CEO e Presidente di Acer Inc. Le motivazioni ufficiali? Le seguenti: alla base della decisione, la differente visione, rispetto agli alti membri del consiglio d’Amministrazione, sullo sviluppo futuro dell’azienda. Le dimissioni hanno effetto immediato e J.T. Wang, Chairman di Acer, ricoprirà ad interim il ruolo di CEO and President, mentre la carica di Acer EMEA President, ricoperta da Gianfranco Lanci, viene assunta da Walter Deppeler. Al loro posto dovrebbero restare il numero uno del business in NordAmerica, Emmanuel Fromont, quello per le operations in China, Oliver Ahrens, e il Chief marketing officer Gianpiero Morbello. Definiti i termini dell’immediata successione, non poteva certo mancare il salomonico commiato: nel suo ruolo di President e CEO, Lanci ha contribuito significativamente alla crescita di Acer. La compagnia esprime il suo apprezzamento per gli sforzi compiuti e gli augura il meglio per i suoi futuri impegni.
Il giorno prima, su alcuni siti tecnologici, erano uscite le parole – pronunciate il 29 marzo - di Stan Shih, il fondatore di Acer (la società è nata nel 1976), che amplificavano la necessità di una revisione delle operazioni in seno alla compagnia al fine di rimanere competitiva in un mercato in forte evoluzione. Commenti espliciti, arrivati in seguito alle previsioni tutt’altro che entusiasmanti relative alle vendite della casa taiwanese negli Stati Uniti e in Europa: per colpa dello spostamento della domanda consumer sui tablet, la flessione dei ricavi per Acer alla fine del primo trimestre è stimata al 10% e per una società abituata da anni a crescere a doppia cifra è stato sicuramente un brusco ridimensionamento. Tanto più che Shih ha messo all’indice la politica di puntare al trono assoluto nei personal computer – da sempre un pezzo forte dei proclami di Lanci – e invitato i vertici dell’azienda a concentrarsi sull’aumentare i margini di profitto, previsti sotto il 2% alla fine della prima trimestrale dell’esercizio 2011.

Facile quindi, a dimissioni di Lanci ufficializzate, trovare nella mancanze di Acer sul fronte delle tavolette il motivo dell’allontanamento del manager italiano. Affermare che la colpa del cambio al vertice sia colpa dell’iPad è ragionevolmente eccessivo ma è innegabile che il successo (e i margini di utile) di Apple e la latenza di Acer nel campo dei device mobili ha accentuato un problema che probabilmente covava da tempo nella stanza dei bottoni della società di Taipei. Possibile che Lanci sia il solo responsabile di una situazione che ha qualche analista ha suggerito l’idea di descrivere Acer come “la più grande vittima della cannibalizzazione dei notebook da parte dei tablet”?.

Insomma, epurato il dato di mercato dei tablet della Mela, Apple mira al 10 percento della rimanenza, che corrisponde, grosso modo, a un numero di unità comprese fra 1,5 e 2 milioni di pezzi. La dichiarazione ufficiale di Asus è stata rilasciata durante la tradizionale conferenza per gli investiori che si tiene ogni anno. Per ora i prodotti sui quali Asus sembra voler puntare sono quelli annunciati al CES di Las Vegas: l'Eee Slate EP121, con display da 12 pollici e sistema operativo Windows, l'Eee Pad Transformer EP101 con display da 10,1 pollici configurazione Nvidia Tegra 2 e sistema operativo Android 3.0 (Honeycomb), in arrivo ad aprile.

Terzo prodotto sul quale Asus ha fatto i suoi conteggi è l'Eee Pad Slider EP102 con display da 10,1 pollici, Nvidia Tegra 2 e Android 3.0, che dovrebbe arrivare a maggio insieme al piccolo Eee Pad MeMo EP71 con display da 7 pollici e connettività 3G. Lo scorso 25 marzo, infatti, la stessa Acer ha fatto sapere che le vendite di PC produrranno guadagni inferiori del 10%, rispetto al previsto. La causa principale sarebbe una domanda più debole rispetto al passato, soprattutto in Europa occidentale e Stati Uniti. La successiva reazione della borsa non è certo una sorpresa. Anzi, forse avrebbe potuto essere peggiore: probabilmente l'accordo con Founder Technology, e la conseguente esternalizzazione del 10% del personale, hanno probabilmente attenuato le conseguenze.A questa questione se ne va ad aggiungere un'altra: i problemi derivati dal terremoto giapponese potrebbero creare difficoltà di approvvigionamento all'azienda (e a molti altri). Anche per il secondo trimestre si ritiene quindi che la situazione non migliorerà, seppure per ragioni diverse.

Gli analisti taiwanesi hanno quindi deciso di spostare il giudizio di Acer su "hold", sostanzialmente quindi di tenere le azioni in attesa degli eventi. Calvin Huang, analista di Daiwa Capital che si sta occupando del tema, ha affermato che "Acer potrebbe essere il primo shock nel settore taiwanese dei notebook".L'Asus PA246Q cerca di distinguersi anche per versatilità ed ergonomia. Oltre alla consueta possibilità di regolare l'inclinazione, questo schermo è anche regolabile in altezza e ruotabile di 60 gradi sull'asse verticale. Non poteva mancare su un prodotto professionale la modalità pivot (per usarlo in posizione verticale).

Quanto a connessioni, l'Asus PA246Q include DisplayPort, HDMI, DVI e D-Sub. È anche in grado di visualizzare immagini provenienti da più di una sorgente allo stesso tempo. Include anche due porte USB e un lettore di schede di memoria.Per il 2011 Asus punta ad accaparrarsi il maggior numero possibile di quote di mercato non ancora conquistate da Apple con il suo iPad. Stando alle dichiarazioni ufficiali, l'azienda taiwanese intende conquistare quest'anno il 10 percento delle quote globali del mercato dei tablet non Apple.


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