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Batteria LENOVO 3000 Y410

Posted by yolafeature yolafeature on Sunday, September 7, 2014

La divisione di mercato fra iOS e Android è abbastanza netta, come spiega Ramon Llamas di IDC: "grazie ai molti partner OEM focalizzati sul segmento di mercato al di sotto dei 200 dollari, Android sta raccogliendo enormi guadagni nei mercati emergenti", tanto che "durante il secondo trimestre il 58,6% di tutte le spedizioni globali di smartphone Android è stata per dispositivi al di sotto dei 200 dollari."

Guardando al futuro, le cose non sembrano destinate a cambiare nel breve periodo, anche in virtù degli ecosistemi molto ricchi di iOS e Android, che contrastano così le piattaforme meno popolari.Stando a un'indagine preliminare condotta su larga scala da quattro ricercatori di EURECOM France ci sarebbero oltre 140mila dispositivi connessi all'Internet delle Cose che contengono vulnerabilità zero-day, backdoor, password facilmente aggirabili e altro.

Il Galaxy Alpha presenta dunque un design a mattonella sottile (appena 6,7 millimetri) e con angoli smussati, includendo una cover posteriore descritta da Samsung come soffice e leggera e che contribuisce a contenere il peso entro i 115 grammi. Lo schermo da 4,7 pollici ha una risoluzione di 1280 x 720 pixel, mentre il processore è un octa-core Exynos ottenuto dalla combinazione di due chip a quattro celle, uno da 1,8 GHz e uno da 1,5 GHz. Estetica e velocità, dunque, saranno probabilmente due punti forti di questo modello.Non altrettanto si può dire dello storage, dal momento che sono sì presenti ben 32 GB di spazio interno, ma è assente il lettore di schede SD. Come sempre, il cloud o il trasferimento dei file su un computer risolvono il problema, ma si tratta di un dettaglio che gli amanti dei modelli top di gamma potrebbero valutare. Specie considerato il prezzo: 599 euro, ovvero un centinaio di euro in meno rispetto al Galaxy S5 nel momento del debutto (salvo poi gli usuali cali di prezzo a poco tempo dal lancio a cui Samsung ci ha abituato).

Il merito di queste performance non è, in ogni caso, solo degli smartphone. Anche i personal computer (categoria che rappresenta ancora l’80% del giro d’affari della compagnia) sono riusciti a crescere, con un +12% segnato dai portatili a marchio Lenovo, a fronte di un mercato globalmente in calo del 3,7%. Calo che continuerà ancora nel corso di quest’anno, a detta degli analisti, e che secondo Idc si attesterà intorno al 12%.Tutto questo non tocca però l’azienda di Beijing, che così ha commentato, per bocca del suo amministratore delegato Yang Yuanqing: “Mentre l’industria dei Pc è in ripresa, il mercato degli smartphone continua a diventare sempre più mainstream, e ora che le acquisizioni di Motorola Mobility e di Ibm x86 stanno per concludersi vediamo ancora più opportunità per continuare a crescere velocemente”. Il colosso cinese ha acquistato Motorola Mobility da Google lo scorso gennaio, pagandola 2,91 miliardi di dollari, a pochi giorni dalla passaggio nelle sue mani della divisione server di Ibm, comprata per 2,3 miliardi. Entrambe le operazioni societarie dovrebbero diventare effettive entro la fine dell’anno.

I terminali spediti in tutto il mondo fra aprile e giugno sono stati in tutto 301,3 milioni. Melissa Chau di ID spiega aggiunge che "Windows Phone deve ancora rompere la barriera del 5 per cento": al momento è fermo al 2,5 per cento del mercato, con 7,4 milioni di unità spedite. Blackberry invece è scivolata al quarto posto con lo 0,5 per cento.A conclusione dell'esame, sono emerse poi molte password in chiaro o facilmente intuibili, per non parlare dei privilegi utente non definiti. Il team ha utilizzato tre strumenti di analisi: Binwalk, FRAK, e BAT.Di Internet delle cose (o IoT, Internet of Things, in inglese) si parla moltissimo, tanto che recentemente Gartner ha definito questa tecnologia la più “chiacchierata” del 2014. Dalle chiacchiere alla realtà, però, la strada è ancora moltissima. Così il mercato ha bisogno di maturare, anche se segnali concreti già cominciano a vedersi. Samsung, per esempio, ha deciso di acquisire una piccola società americana specializzata chiamata SmartThings. Nata nel 2012, l’azienda ha creato una tecnologia che permette di sincronizzare più dispositivi con un unico smartphone o con un sistema hardware. Secondo quanto rivelato da Samsung, SmartThings continuerà a operare in modo indipendente, anche se la sua sede si sposterà da Washington al centro di ricerca di Paolo Alto della società sudcoreana.

Il calcolo si riferisce ai dati aggiornati alla fine di giugno. La società ha specificato, in ogni caso, come non tutti questi 23 milioni di profili siano un mezzo per propagare spam: soltanto il 5% degli account, a detta di Twitter, risponde a questo scopo, mentre altre bot vengono create per fini legittimi, per esempio per offrire customer care o per aggregare notizie.

In ogni caso, per gli inserzionisti il risultato è il medesimo, ovvero l’assenza di un target “umano” a cui indirizzare i propri messaggi pubblicitari. Nel secondo trimestre di quest’anno il social network ha rastrellato 277 milioni di dollari di introiti pubblicitari, una cifra più che doppia rispetto a quella del secondo quarter del 2013 e per l’81% rappresentata dalle inserzioni per il mobile. e per ben l’81% legati alla raccolta pubblicitaria per il mobile.

Peraltro la stressa Ocz lancerà a fine agosto la nuova serie di Ssd Arc 100, già preordinabile su Amazon e declinata nei medesimi tagli della gamma di Amd: da 120 GB, in vendita a circa 75 dollari, da 240 GB a circa 120 dollari e da 480 GB a circa 240 dollari.Quali venti soffiano nel cielo del cloud? Venti di cambiamento, che stanno portando questo fenomeno tanto dirompente a entrare in una seconda, più matura fase. Non si tratta solo di un’evoluzione quantitativa, che aumenterà ulteriormente l’adozione dell’approccio Web-based ed “as-a-Service” fra le aziende, oltre quel 70% di penetrazione stimato da un recente studio di Harvard Business Review. L’evoluzione sarà anche qualitativa, perché il cloud modificherà il core business delle aziende, andando a sostenere carichi di lavoro mission-critical. E questo sarà parte di una più ampia strategia di trasformazione, mirata a creare un’infrastruttura It più agile, flessibile e sicura.

Sul tema è intervenuto Alfonso Correale, group sales manager, Southern Europe di Verizon, spiegando come alcuni temi non inediti – il software-defined everything, i big data analytics e il private cloud – stiano oggi assumendo una valenza più profonda. A detta di Verizon, questo cambiamento diventerà più accentuato nella seconda parte del 2014 e nel corso del prossimo anno.Il software-Defined Everything. Stiamo già osservando aziende come Oracle, NetApp e Hitachi Data Systems che hanno ampliato la propria offerta verso servizi software-based destinati alle infrastrutture cloud. L’offerta di queste software appliance continuerà a crescere, così come l’It tradizionale e i servizi cloud lavoreranno insieme per soddisfare la domanda di deployment globale, rapida scalabilità e fatturazione in modalità pay-as-you-go. Si cercherà un ecosistema di servizi It di classe enterprise che cresca in ambito cloud, e che supporti la migrazione di applicazioni business-critical e woarkload.

Sebbene le aziende abbiano già adottato il cloud, solo ora sono pronte a sfruttarlo pienamente e a fare investimenti strategici in servizi che miglioreranno il loro business e le aiuteranno a diventare più competitive. Così facendo, le aziende avranno bisogno di servizi software-enabled, di Big Data analytics e di cloud privati per avere successo.Gli utenti di Windows Phone 7 dovranno dire addio a Skype. Già penalizzati dall’impossibilità di beneficiare di molti aggiornamenti software, i “pionieri” della prima ora di Windows su mobile avranno un’ulteriore sgradita sorpresa: Microsoft ha deciso di interrompere su questa versione della piattaforma il supporto al popolare servizio di videochiamata, VoIP e instant messaging di sua proprietà. Il motivo è spiegato in un – laconico – blogpost, e sostanzialmente risponde a ragioni di aggiornamento e di sicurezza.

Così recita il post: “Vogliamo che chiunque possa sperimentare il meglio che Skype ha da offrire – dalla qualità potenziata, alla migliore affidabilità, alla sicurezza – e questo è possibile con l’ultima versione. Affinché tutti possano beneficiare dei più recenti miglioramenti, a volte capita che ritiriamo versioni più vecchie di Skype da una o dall’altra piattaforma, anche mobile. Per questo motivo stiamo ritirando in modo definitivo tutte le app di Skype da Windows Phone 7”.

Dal punto di vista del Business Responsabile, Ericsson è la prima azienda a effettuare una valutazione completa dell’impatto sui diritti umani, in linea con i nuovi Guiding Principles on Business and Human Rights delle Nazioni Unite; una conseguenza è stata, per esempio, la decisione di eliminare gradualmente le consegne di attrezzature in Iran. Accanto a ciò che riguarda gestione interna dell’azienda, il report evidenzia anche i progetti in cui tecnologie marchiate Ericsson hanno contribuito a creare connettività per popolazioni svantaggiate, a costruire smart city, a favorire lo sfruttamento dell’energia verde.

“La sostenibilità è integrata sempre di più nella nostra strategia di business”, ha dichiarato il presidente e amministratore delegato, Hans Vestberg. “Sono fermamente convinto che il nostro impegno nella Sostenibilità e nella Corporate Responsibility rafforzi la nostra competitività, e che le azioni che intraprendiamo oggi porteranno in futuro a risultati positivi per il business”.

Un giro del mondo tecnologico
Tra i risultati che la stessa Ericsson giudica più rilevanti, nel 2013 si è adottato un "approccio consolidato" al business responsabile, grazie a processi rigorosi di conformità; sono state introdotte nel portfolio prodotti diverse soluzioni di efficienza energetica; Internet e altri strumenti di comunicazione sono stati portati in zone di conflitto o problematiche, per esempio ai rifugiati e agli studenti che vivono in aree geografiche isolate. A tal proposito, lo scorso anno si è diplomato il primo gruppo di studenti del progetto Connect To Learn (varato nel 2010, oggi aiuta a studiare e a diplomarsi 40mila giovani in 14 Paesi) e i servizi della piattaforma di connessione per i rifugiati sono stati estesi all’emergenza siriana.



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