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Batteria Samsung R780

Posted by yolafeature yolafeature on Sunday, January 25, 2015

I clienti tuttavia chiedono servizi a chi gli fornisce i computer, quindi chiamarsi fuori dalla produzione di questi ultimi significa far scappare anche chi fino ad oggi ha pagato per i servizi. Oltre tutto Lenovo (ma anche Apple, Asus e Samsung) è la dimostrazione lampante del fatto che i Pc sono lungi dall'essere morti, e che serve solo un modello di business differente da quello tradizionale per continuare a crescere. Molti i botti annunciati a Barcellona, ma la maggior parte riguardano smartphone e tablet con a bordo il sistema operativo di Google. E i nuovi processori quad core Tegra 3 di Nvidia. In assenza di Apple, e con una Samsung a basso profilo, tocca a Nokia, con i nuovi Windows Phone, cercare di rubare il proscenio alla casa di Mountain View. Missione impossibile?

Lunedi 27 febbraio scatta a Barcellona l’edizione 2012 del Mobile World Congress. Tutti i protagonisti dell’industria mobile – produttori di telefoni e chip, fornitori di reti, operatori mobili, sviluppatori di apps e altro ancora – saranno presenti fatta eccezione, come da tradizione, per Apple. Torna protagonista Nokia, che l’anno passato celebrò il matrimonio con Microsoft lontano dalla Fira e senza presentare nulla in fatto di prodotti, ci si attende poco da Samsung (per lo meno in ambito telefonini) ma i motivi di attrazione non mancano visti i tanti modelli di smartphone già ufficialmente annunciati dalle varie Lg, Acer, Zte e attesi al debutto sin da domenica a firma di Htc, Sony, Huawei e Motorola Mobility.
Apple come detto non c’è e la sensazione è che, quest’anno, l’ombra lunga dei prodotti della Mela aleggerà meno sui padiglioni del Mobile Congress. Vuoi perché dell’iPhone 5 se ne parla già da (troppo) tempo e il suo debutto è ancora a quanto pare lontano, vuoi perché l’iPad 3 (che invece potrebbe essere annunciato e messo in vendita il mese prossimo) non dovrebbe essere una rivoluzione rispetto alla tavoletta di seconda generazione.

È invece di per sé una notizia il fatto che Samsung, ormai lanciata al ruolo di primo produttore di cellulari al mondo dietro Nokia e impegnata in serrato testa a testa con Apple per il trono degli smartphone, non annuncerà il tanto atteso Galaxy S3. Il colosso coreano, c’è di fatto l’ufficialità, toglierà i veli al nuovo super telefonino Android alla vigilia delle Olimpiadi di Londra, dove la società è sponsor tecnico per la parte wireless e mobile. In vetrina a Barcellona ci saranno nuovi Galaxy Ace 2 e Galaxy Mini 2, entrambi basati sulla piattaforma mobile di Google (versione 2.3 Gingerbread) ed evoluzione degli omonimi modelli oggi in commercio.

E ci saranno novità “importanti” in ambito tablet: si parla di modello con schermo multi-touch ad alta risoluzione da 11,6 pollici con a bordo Android 4.0 Ice Cream Sandwich e una versione da 10 pollici della tavoletta Galaxy Note. In ogni caso sarà una presenza, quella di Samsung, molto orientata all’universo mobile targato Google.Da Nokia, in tal senso, ci si aspetta parecchio. Scontata la presenza della versione destinata al mercato europeo del Lumia 900 visto in anteprima mondiale al Ces di Las Vegas, la casa finlandese ha l’occasione per dare corpo – con altri annunci di peso – alla rincorsa di Windows Phone.

Difficile però che ci siano botti targati Microsoft per quanto riguarda il sistema operativo mobile; praticamente certo invece l’annuncio della disponibilità al download gratuito di Windows 8 Consumer Preview mentre si accettano scommesse sul fatto che Steve Ballmer (o chi per lui) possa fare capolino a Barcellona con qualche prototipo basato proprio sulla nuova piattaforma made in Redmond.Sicuramente protagonista a Barcellona sarà Nvidia, che toglierà i veli ai super telefonini equipaggiati con i nuovi processori mobili quad core Tegra 3 enfatizzando le virtù dell’architettura ad alta efficienza energetica 4-Plus-1 e la disponibilità integrata di una Gpu a 12 core. A puntare sui chip della casa californiana saranno sicuramente Lg (con l’Optimus 4X), Htc, Fujitsu, Zte e forse Huavei (di cui è atteso il lancio dell’Ascend D Q): tutti questi prodotti avranno un altro minimo comune denominatore, Android 4.0.

Il software mobile di Google sarà quindi uno dei punti di forza dei nuovi smartphone Liquid Glow e CloudMobile di Acer (che utilizzerà la nuova versione di Android anche sui nuovi Iconia Tab A700 e A510 con Tegra 3), del rivoluzionario Padfone (telefonino e tablet che si integrano l’un altro) di Asus, degli Eluga di Panasonic – che sarà a Barcellona per brindare al proprio ritorno sul mercato europeo – e dell’attesa new entry targata Motorola con a bordo la nuova Cpu a basso consumo Medfield di Intel. E cioè il processore che il colosso di Santa Clara ha sviluppato per sfidare la stessa Nvidia e Qualcomm nel mercato della telefonia mobile.

Altro vendor che si faranno forti di Android sarà quindi Sony, che presenterà nuovi modelli della famiglia Xperia, e soprattutto Lg Electronics. La casa coreana ha già ufficializzato in questi giorni ben quattro nuove famiglie di prodotto che debutteranno a Barcellona. L’Optimus Vu, smartphone Android dotato di schermo da cinque pollici in formato 4:3 e tecnologia Lte, l’Optimus 4X HD, terminale con display da 4,7 pollici ad altissima risoluzione e processore quad core Nvidia Tegra 3, e l’Optimus 3D Max, evoluzione del primo telefonino in grado di riprodurre immagini tridimensionali senza appositi occhialini. A completare il poker una serie di smartphone, gli Optimus L (sempre Android), dal prezzo economico e il cui punto di forza è soprattutto il design. 

Di grandi novità in casa Research in Motion non se ne annusano. Di innovativi Windows Phone alla ribalta - a firma di Samsung o Htc, le uniche due big rimaste seriamente sul carro del colosso di Redmond – non se ne parla. Apple prepara il lancio del suo iPhone 5 in California. Stante le premesse, ci sono molte probabilità che questa edizione del Mobile World Congress, dove verrà celebrato in pompa magna l’inizio dell’era delle reti 4G Lte, sarà ricordata come il festival dei telefonini (e dei tablet) androidi. Il colosso californiano ha comunicato ai produttori le linee guida dei prezzi che dovrebbero applicare ai dispostivi mobili basati sui chip di nuova generazione. Telefonini intelligenti da 200 dollari, tablet da 400 dollari, ultrabook a partire da 600 dollari.

Intel sta per fare il suo ingresso formale nel mondo degli smartphone e dei tablet, per questo ha dettato le linee guida dei prezzi che i produttori potrebbero applicare ai prodotti. Non si tratta di imposizioni vincolanti, ma di consigli che, se seguiti, potrebbero portare secondo l'azienda di Santa Clara a un buon volume di vendite. A pubblicare tutti i dettagli è stato Fudzilla, estrapolandoli da una diapositiva titolata Mobile Landscape in 2012, mostrata da Intel durante una presentazione. Gli smartphone con piattaforma Medfiled con chip x86 a basso consumo dovrebbero avere prezzi inclusi fra 199 dollari e 299 dollari. Il nuovo prodotto di Intel è già stato preannunciato su due terminali di Lenovo e Motorola, che saranno disponibili quest'estate, e le case produttrici non hanno ancora fornito dichiarazioni ufficiali sui prezzi di listino che intendono applicare.

L'indicazione odierna colloca inequivocabilmente i prodotti nella fascia medio bassa dell'offerta, dove evidentemente Intel vede opportunità di mercato per i suoi terminali. Se ne deduce che l'azienda non abbia intenzione di erodere quote di mercato agli iPhone di Apple, né tanto meno ai terminali Android di fascia alta, come per esempio il Galaxy S II o l'HTC Titan. Il sistema operativo Android porterà quindi i prodotti Intel ad affollare uno dei mercati più profittevoli, ossia la fascia bassa, largamente diffusa nei paesi emergenti.Sempre stando alle informazioni di Fudzilla i prezzi dei tablet dovrebbero essere compresi fra tra 399 e 499 dollari. Questo non esclude a priori opzioni più costose, ma il dato lascia comunque perplessi se confrontato con quello rivelato qualche tempo fa dal Digitimes, secondo cui i tablet con sistema operativo Windows e architettura Intel costeranno fra 599 e 899 dollari, a seconda dei modelli. Nella slide dalla quale sono stati estrapolati i dati emergeva inoltre che i tablet in questione possono avere in dotazione schermi fino a 12,1 pollici.

Infine il prezzo. Chi temeva costi troppo fuori portata è stato “deluso”. L’Eee Pad Transformer Prime TF201 sarà infatti in vendita, da domani negli Asus Point e dal 10 febbraio in tutte le catene di vendita italiane, a 599 euro. Certo non un prezzo etichettabile come “low cost”, ma neppure troppo lontano dal posizionamento di listino della versione base dell’iPad 2.
Lenovo ha presentato al Ces un nuovo device a tavoletta da 13,1 pollici e tastiera ruotabile, equipaggiato con Windows 8 e con un peso e uno spessore paragonabili a quelli dei nuovi ultraportatili. In vetrina anche l'IdeaCentre A720, all-in-one con schermo tattile da 27 pollici.

L'aggettivo ibrido sarà anche abusato, di questi tempi, per riferirsi a molte delle innovazioni hi-tech più recenti, ma è difficile non ricorrervi per descrivere l'ultima novità annunciata da Lenovo, IdeaPad Yoga, un tablet trasformista che l'azienda cinese preferisce chiamare "multimode notebook". Il concetto alla base dell'IdeaPad è simile a quello del Transformer di Asus: uno schermo a tavoletta che può collegarsi o funzionare indipendentemente da una tastiera fisica.


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